venerdì 3 febbraio 2012

flatmates: here we go!


Ore 11.30 di un giovedì qualunque ho appuntamento davanti ad una porta marrone incorniciata da un muro blu col proprietario: è una bella giornata di sole, e il mercato sotto casa ravviva una via londinese già colorata. I bagagli sono tanti, per fortuna ho avuto delle braccia amiche che mi hanno dato una mano, e salire le scale è un po' un'impresa, ma in un modo o nell'altro raggiungo la meta. lascio i bagagli in camera e poi via da Primark a comprare il necessario per il mio lettuccio: piumone, cuscini e lenzuola per l'esorbitante cifra di...23£!!
Alle 6 pm sono nuovamente nel flat pronto per il primo vero incontro con i coinquilini, ma le sorprese succulente devono ancora arrivare: mentre inizio con calma ad appropinquarmi dei miei minusculi spazi entra un ragazzo che in un inglese stentato mi spiega che quello che sto occupando è in realtà il suo letto. Dall'accento capisco che è francese e così cambiamo lingua, un po' straniti dalla bizzarra situazione in cui ci troviamo. Chi dorme dove? Dopo i vari convenevoli di rito decidiamo di chiamare il landlord -la notte era già scesa, se c'era da improvvisare un trasloco meglio non perdere tempo- e grassamente la fortuna gira a mio favore -avevate forse dubbi?-: il ragazzo francese aveva sbagliato flat e quindi io ero nel posto giusto! In realtà penso che 'sto povero ragazzino non aveva peccato di distrazione, ma che semplicemente il proprietario non si ricordava più di avere affittato la stesso letto a 2 persone, avendo ben 6 case a disposizione -it's his business!- sparse per Londra:-) Mi offro di spostarmici visto che l'affitto era lo stesso e ad una sola fermata di tube dalla mia precedente scelta, ma il dado ormai è tratto: io rimango ed ecco che il mio new flatmate diventa improvvisamente former flatmate. Ahi ahi!
Un'ora dopo la casa si riempie, iniziano a rientrare dal lavoro tutti i nuovi coinquilini con relativi amici, la mia memoria viene messa a dura prova -troppi nomi in troppo poco tempo- ma non demordo: un paio di chiacchiere, un po' di cibo e tanta allegria ci fanno compagnia fino alle 2 di notte. Tra gli abitanti della casa si contano 4 spagnoli, un brasiliano, 2 francesi, un londinese di origine malesyana, uno slovacco e una ragazza italo-venezuelana. Un bel melting pot Orient Express style insomma! Vengo sommersa dalle domande -i classici "come ti chiami, da dove vieni, quanti anni hai, quanto tempo pensi di fermarti" che non passano mai di moda- e l'impressione di trovarsi parte di un gruppo ben affiatato diventa realtà. Pretty good for the beginning :-)

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