lunedì 30 gennaio 2012

...and I answered!


Io scrivo perennemente, di tutto e di tutti, e allora perché non lasciare ai posteri anche alcune delle mie più brillanti avventure londinesi? Giusto per evitare di raccontare quelle 200 volte al giorno cosa sto facendo, se mi sto divertendo, se sono ancora viva, e "si mamma, ho mangiato e ancora non mi hanno rapinato". Mica voglio passare il mio tempo tra skype e fb, chattando con questo e con quello che mi chiedono costantemente come me la passo! Sono a Londra io, oh! Mica a pettinare le bambole! Quindi siate seri, non chiedetemi la luna, è ovvio che preferisco investire il mio preziosissimo tempo gironzolando tra gli scaffali di Topshop e le stralunate bancarelle di Camden Town piuttosto che stare seduta su un sudicio divano con i miei chiassosi coinquilini mentre voi amici italiani mi sottoponete al terzo grado :-)
Cmq dicevamo... Londra... Un altro dei miei ben noti colpi di testa? Può essere. Ma dopotutto un'esperienza del genere o hai la fortuna che il destino te la recapiti davanti alla porta di casa, oppure apri la porta di casa e te la vai a costruire. E io così ho fatto visto che sul mio zerbino non è ancora stato consegnato nulla. Mi sono svegliata e mi sono ritrovata a pensare su cosa mi aspettavo ora dalla vita visto che la laurea quinquennale era finalmente in tasca -di master/dottorati non se ne parlava a causa del loro costo proibitivo- e ad un tratto un lampo di genio: una bella esperienza all'estero per migliorare l'inglese, così la prossima volta che mi presento ad un colloquio dove richiedono una laurea quinquennale, un'esperienza all'estero, una padronanza di almeno 3 lingue e una pratica di almeno 2 anni alle spalle -il tutto senza aver superato i 30, of course- li frego.
Detto fatto ho acquistato il biglietto, prenotato l'ostello ed ora eccomi qui, stanca morta e stremata dai 1000 giri giornalieri che mi tocca fare, ma dopotutto sono io quella che si lamentava della tranquillità che aleggia su carpi :-)

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